lunedì 9 luglio 2007

Bressanone ovvero "Incontri ravvvicinati del 40(cm) tipo"

...coming soon



Altre foto sulla home page di Marcello Caleffi o dell'ing. Marcello Caleffi, come ama definirsi lui

lunedì 25 giugno 2007

San Giovanni 2007

Ieri ho assistito per la prima volta ai fuochi di San Giovanni, festa per il santo patrono di Torino. Devo dire che sono stati davvero molto belli, e la folla che era presente era paragonabile solo a quella della notte tra il 9 e il 10 luglio 2006, cioe' quando siamo diventati Campioni del Mondo, cosa di cui ancora per i prossimi tre anni potremo vantarci.

Ad ogni modo, per chi se li fosse persi perche' in altre faccende affaccendato, ho uploadato 2 video. Purtroppo non comprendono tutto il fuoco perche' verso la fine il mio cellulare mi ha abbandonato, ma questa e' una selezione piu' che dignitosa! Degne di nota le sequenze col ponte che collega Piazza Vittorio Veneto con la Gran Madre accesso e fumante come una braciola sulla piastra :-)

  1. Link al primo video
  2. Link al secondo video

martedì 19 giugno 2007

Helsinki



Con colpevole ritardo non del tutto dovuto alla mia volontà, posto un "breve" racconto sul mio viaggio a Helsinki, mettendo cosi' a tacere le malelingue che già tacciavano questo blog come defunto :-) Purtroppo la sera non avevo internet e il giorno (molto lungo, come avro' a raccontarvi tra breve) tra conferenza e giri turistici e banchetti non mi e' avanzato molto tempo... ma ora provvedo volentieri!

Domenica: Il viaggio è filato abbastanza liscio. Dopo aver dormito poche ore sabato notte (bel sabato sera raggae al Jamaica) sono partito da Caselle. Anche io, come Marco, ho mollato la valigia che ritroverò miracolosamente a destinazione dopo lo scalo a Francoforte. L'aeroporto di Francoforte è davvero enorme, e andare da un terminal all'altro è davvero lungo. I due terminal sono connessi da un lungo tunnel con luci soffuse stile cromoterapia. Il volo fino a Helsinki è molto grosso e molto (troppo affollato, overbooked) e il mio vicino destro di poltrona (il sinistro è il finestrino) è un ragazzo di età stimabile tra i 15 e i 18 anni che si è mosso dalla sua posizione-stoccafisso solo per mangiare un piatto fumante di ravioli che costituiva il nostro pranzo in volo.

Dopo un volo molto turbolento, l'aereo (Lufthansa: ottimo volo) atterra ad Helsinki sotto una pioggia leggera ma fastidiosa. Salito sul pullman Finnair diretto verso il centro città (5,20 €) la prima cosa che ti colpisce e' il verde: l'autostrada e' un nastro d'asfalto in un bosco unico fino al centro. La seconda cosa che ti colpisce sono le scritte dei cartelli stradali. Le lingue ufficiali qui sono due, finlandese e svedese, e entrambe sono assolutamente incomprensibili per un italiano che sa l'inglese e poco altro. Forse lo svedese si avvicina vagamente al tedesco, ma solo forse. Il finlandese credo sia un mondo fonografemico a parte.

Arrivo alla stazione dei treni che diluvia e io ovviamente non ho l'ombrello (ce l'ha ancora chi me l'ha fottuto mesi fa al ristorante argentino Volver a Torino: se per caso leggesse questo blog, e' pregato di restituirmelo). Per fortuna pero' sono dotato di mappa (l'ufficio del turismo ti manda tutto il materiale gratis per posta) e l'hotel Arthur e' abbastanza vicino (scopriro' in poco tempo che qui tutto e' abbastanza vicino). Sono le 19.30, il ricevimento della conferenza termina alle 20 e io sono in colpevole ritardo. La stanza e' abbastanza grande, pulita e accogliente. Mi cambio in fretta (dubbio amletico: elegante o no? Opto per un jeans camicia e giacca: mi accorgero' presto che questa e' una mise decisamente sopra la media) e corro verso il porto all'hotel Grand Marina il cui centro congressi ospita la conferenza, dove arrivo 10 minuti prima della chiusura, ma faccio in tempo a registrarmi e ricevere il mio sacchetto-gadget (di per se bruttino), contenente, oltre al materiale strettamente legato alla conferenza (cartellino col nome, ricevuta, programma, cd coi proceedings) anche un simpatico gadget: una tazza di legno. Scopriro' dopo che: i) si chiama kuksa; ii) costa al mercatino 30 euro! Il che mi ha fatto rivalutare la qualita' del gadget... a ricevimento ormai concluso conosco subito alcune persone con cui trascorrero' la serata a tavola del ristorante Fransmanni, dove mi rendo subito conto che i prezzi qui in Finlandia sono giusto un pelo alti. Per un secondo (porzioni risicate) un dolce e acqua partono 30 euro.

Finisci la cena e ti rendi conto che fuori e' ancora giorno. Questo e' qualcosa che ti lascia davvero senza parole. La foto che vedete qui sulla sinistra e' stata scattata quasi a mezzanotte. Vedro' dopo pochi giorni che d'estate non e' mai davvero buio: verso l'una di notte e' come da noi un'ora dopo il tramonto, alle 3 e' gia pieno giorno. Assurdo!

Dopo una birra in compagnia di Giacomo (Pisa), Matteo (Padova) e Yongchul (Corea), vado a dormire (fuori e' piena luce).

Lunedi': mi sveglio di buon'ora e dopo una colazione dolce (anche se il buffet salato e' decisamente piu' ricco, ma mangiare wurstel di prima mattina proprio no) mi dirigo insieme a Yongchul verso la conferenza. Presentero' il mio lavoro l'indomani, quindi oggi lo dedico allo studio di quelli degli altri. Dopo il primo plenary talk (troppo specifico secondo me) girovago tra i poster altrui soffermandomi su quelli di maggior interesse, almeno per me. Al coffee break mi ricongiungo coi miei compagni di cena piu' altri ragazzi di Napoli che avevo conosciuto lo scorso anno e che riincontrero' a breve a Bressanone. La mattinata fila veloce e il pranzo lo trascorriamo al ristorante greco li' vicino. Dove abbiamo la conferma dell'impressione ricevuta la sera prima: il servizio e' LENTISSIMO ovunque! Chiedi da mangiare, passa mezz'ora. Chiedi un dolce, passa mezz'ora. Chiedi da bere, passa mezz'ora :) Per questo motivo ci salta il plenary del pomeriggio, ad ogni modo il meno interessante in quanto e' quello dello sponsor (siamo in Finlandia, conferenza telecomunicazioni... chi mai potra' essere?).

Dopo un giro ai poster del pomeriggio, dedico il resto della giornata con Giacomo alla visita del centro, che e' molto piccolo e quindi si gira comodamente a piedi (e, detto tra noi, non c'e' molto da vedere). Il tempo? Diluvio - sole - diluvio - sole. Qui ci sono abituati, girano sempre con l'ombrello o si prendono la pioggia con straordineria umilte'. A me giravano un po' le balle.

L'evento clou della serata e' sicuramente il banchetto, organizzato nella Knights House, cioe' la casa dei cavalieri, un salone stupendo con ambientazione medioevale, dove tra vino a volonta' ci e' stato presentato un ricchissimo buffet di specialita' tipiche finlandesi, tra cui spiccavano sicuramente il salmone affumicato e il filetto di renna, oltre a verdure cucinate nei modi piu' disparati e l'immancabile frutta (anche qui ne mangiano a tonnellate). Dopo esserci alzati satolli e vagamente alticci (peccato x l'assenza del classico, almeno per noi, ammazzacaffe' digestivo e quantomai necessario) abbiamo deciso di visitare (come consigliatomi da Nicolaj a ftw.) il pub posto al 12mo piano dell'hotel Torni, l'Ateljee Bar, dove e' vero che un mojito lo paghi 10€, ma la vista che si gode e' decisamente speciale.

Martedi': un po' provato dalla cena del giorno prima. mi sveglio di buon'ora per recarmi alla conferenza. Stamattina presento il mio poster, e quindi devo rendermi decente docciandomi, sbarbandomi, e indossando il mio cavallo di battaglia, cioe' il vestito nero con la camicia rosa e la cravatta a quadri (vedansi le foto della laurea). Dopo il plenary talk del mattino e la prima sessione di poster e' quindi il mio turno. Tra l'altro il mio poster e' vicino a quello del chairman, Ari Hottinen, col quale inizia subito un costruttivo scambio di saluti e idee. Devo dire che la sessione poster e' abbastanza faticosa ma costruttiva. Parli con tante persone, chi piu' interessato, chi meno, chi piu' esperto in materia, chi meno, ma devo dire che l'esperienza e' positiva. Per il pranzo io e i miei compagni fissi di giro (Giacomo, Matteo, Sara e Angelo) optiamo per il mercato, dove simpatiche bancarelle vendono oggettistica di ogni tipo e cibo tipico, cioe': il salmone. Che devo dire, e' davvero buono. Ma se lo mangi tre volte in due giorni inizia a stufare!

Pranzo veloce, giro alla conferenza dove per la plenary del pomeriggio era in programma un talk di Simon Haykin, e in seguito gita in traghetto "fuoriporta" a Suomenlinna, cioe' un gruppo di isolette collegate da ponti che la corona svedese adibi' a fortezza contro i russi e che, secondo la guida Routard, capitolo' in poco tempo. Ci si arriva in un quarto d'ora di traghetto dal porto di Helsinki al prezzo di un biglietto urbano (2€). Lunga camminata tra queste isole, dal pasesaggio davvero incontaminato e suggestivo. Tra le cose curiose trovate, segnalo un party di addio al celibato (abbiamo pensato) in cui un gruppo di signore attempate e non, vestite in maniera stravagante, banchettavano e cantavano la cover finlandese di nientepopodimeno che... Maledetta Primavera! :)

Tornati di corsa a Helsinki, il programma dei social events della conferenza prevedeva un ricevimento dal Sindaco, che ci ha accolti nel municipio (bello dentro, triste fuori come tutti i palazzi qui) dove nell'ordine ha: ringraziato i partecipanti con un discorso di circostanza; ricevuto anche lui la sua bella tazza (di cui immagino ne abbia a migliaia, infatti se l'e' dimenticata su una colonna del palazzo); offerto un aperitivo a base di specialita'. Quali? Salmone, pesce tipo merluzzo, renna, insalate varie (di cui una a base di stranissimi pomodori gialli), e le immancabili fragole con la panna. La vera attrattiva pero' era il piatto di portata. Ora, senza sbirciare la foto, immaginate tutte le volte che siete, per dire, a fare aperitivo. Il locale e' pieno, non ci sono tavolini quindi si mangia in piedi. In una mano reggi il piatto. Nell'altra il bicchiere. Con quale mangi? Allora posi il bicchiere. Mangi. Poi devi bere. Metti le posate nel piatto. Afferri il bicchiere. Mentre bevi le posate ti cadono, magari sulla camicia pulita. Cristoni. Ecco tutto questo si puo' evitare utilizzando l'intelligentissimo (forse il topic piu' intelligente della conferenza :) ) portabicchiere da piatto. La foto parla per se'.

Usciti dopo un'oretta, ci siamo recati a cena al ristorante vincitore di premi Ravintola Lasipalatsi, dove per una cifra esorbitante ho potuto pero' mangiare una bistecca come si deve (non di renna), con un contorno ottimo di verdure e pure'. E pure un caffe' decente (no comment su quelli della colazione e dei coffee break della conferenza). Dopo esserci uniti al romano Loreto, seconda tappa della serata: l'Artic Ice Bar. Veramente un posto assurdo/ E' un piccolo (una stanza) pub, a cui si accede dopo aver indossato una coperta termica e superato una doppia porta. E' una stanza completamente di ghiaccio. Pareti, tavolini, il bancone. La povera barista che sta congelando (ci sono -10 fissi) e ci dice che li fanno turni di mezz'ora... cocktail a base di vodka (10€) e via perche' dopo un quarto d'ora gia' scleri dal freddo.

Terza tappa: l'Exotic club, almeno mi pare si chiamasse cosi'. L'unico posto economico di Helsinki, 2€ di ingresso, bevande a poco. Un disco pub non male dove abbiamo tirato avanti fino alle 4 passate (alle 3, come gia' detto, e' gia' pieno giorno) dopo aver incontrato altri italiani e due ragazzi di Barcellona. A nanna tardi (fuori luce a giorno), sveglia alle 10: si torna a casa.

Mercoledi': sveglia (troppo tardi per la colazione in hotel), doccia, valigia, check out, pullman per l'aeroporto (stavolta quello di linea - costa meno, ci mette lo stesso tempo. Tra l'altro e' strano che un autobus urbano prenda l'autostrada e faccia 30 km per portarti all'aeroporto...eppure e' cosi' - per la cronaca e' il 615T). Coda lunghissima al check in quindi opto per il banco self-service. Davvero comodo. Metti dentro il numero di prenotazione o la carta di credito, il banco ti stampa la carta di imbarco, poi posi la valigia sul classico nastro. Colazione abbondante (e necessaria) e primo volo fino a Francoforte. Attesa e volo per Torino. Tutto in perfetto orario (Lufthansa davvero 10 e lode. Grazie Taricco per il suggerimento). Giusto in tempo per arrivare a Torino, assistere al temporale del secolo e alla paralisi del traffico che un po' mi mancava. Un'ora da Francoforte a Caselle, un'ora e dieci da Caselle a Porta Nuova. Ci sono le corsie preferenziali ma non si sa perche' il bus non ne fa manco una...

Con questa amara riflessione chiudo questo lungo post. A risentirci dalle saune di Bressanone!

giovedì 14 giugno 2007

Apartments in Vienna

Pubblico in questo post i recapiti e l'annuncio relativi all'appartamento in cui ho soggiornato, nel caso possa essere utile a qualcuno in visita a Vienna:

Apartments in Vienna
(To let for tourists and short term visitors)

Our house is located in the centre of Vienna in a quiet and safe area.
The building is only 1 minute walk from the subway station (U4 -Pilgramgasse), leading to the Vienna Opera (2 Stations), to the air terminal (4 Stations) and to tbe Schonbrunnpalace (4 Stations) and also 1 Minute walk to the bus stations for the bus lines 12A, 13A and 14A leading to the Main Shopping Area in the Mariahilferstrasse (2 Stations) and to the Sudbahnhof (5 Stations) and 59A leading to the Vienna Opera and Karlsplatz (3 Stations).
The Famous Viennese Naschmarkt, where you can find fresh fruit and vegetable stands, international deli's and food stalIs, offering inexpensive meals, is only a ten Minute walk away from our building.
individual travellers are just as welcome with us as couples, and families with children looking for inexpensive but comfortable accommodation in Vienna.
In our house you can avail oft he quiet and privacy of your own apartment.
All apartments are equipped with private bathroom and a small kitchen with fridge, microwave, coffee machine and dishes.
If you don't like to prepare your meals yourself, you will find a huge variety of restaurants for all budgets in the vicinity of the house; the same applies to food shops. There are also a number of hotels round our house, who serve breakfast al so to non resident guests.
Ali our apartments are equipped with Sat- TV (Astra and Hotbird) offering Programs in German, English, Italian, French, Spanish, Romanian, etc. languages.

Quotations and conditions

€ 40,-- per night,
€ 140,-- / 4 nights,
€ 220,-- per week.

If required my garage in the same building, may also be rented for € 10,-- per day.
The above mentioned prices include utilities and Vat. Possibly requested services during the stay are not included.
Laundry for the bed, towels as well as cleaning instruments are in the apartment; a washing machine and a dryer is available in the first floor of the building.
We draw your attention to the following regulations and ask you for kind understanding concerning reservation, cancellations and payment formalities:
  • There is a minimum-stay of 3 nights.
  • When reserving to guarantee a fixed booking, the first night has to be paid in advance to the following account:
NAME: Daniel AFLOAREI
ACCOUNT NUMBER: 10588 613 900
BLZ: 12000 (BankAustia - Creditanstalt)

Far international bank transactions:
NAME: Daniel AFLOAREI
IBAN: AT77 1100 0105 8861 3900
BIC/ SWIFT: BKAUATWW
  • Not showing up or not cancelling in time (3 days prior to arrival) results in us charging you for the first night. In case of no show, we also have to cancel the reservation.
  • No credit cards can be accepted.
  • The prices vary between Euro 25 and 40 per night according to apartment and season.
  • The rent has to be paid weekly in advance; for the keys a deposit of € 100,-- has to be paid (the deposit will be retumed, when the keys are retumed).
  • When moving in, a passport copy has to be provided.
Further information may be obtained from the below mentioned telephone number or Email address.
Please inform us about your arrival either by phone (0043-(0)676/355 79 15) or E-Mail (gosu@gmx.at) as there is no reception.

Daniel AFLOAREI
Grohgasse 8/1-2, A - 1050 Wien
Tel.: 0043-(0)676/355 79 15, Fax.: 0043-(0)820/555 85 7276
E-Mail.:gosu@gmx.at

mercoledì 13 giugno 2007

Benvenuto Stefano!


Interrompo momentaneamente la stesura del racconto dell'ultimo weekend a Vienna per dare il benvenuto a questo mondo a Stefano Rolando... E' nato stamattina o stanotte (l'sms di Riki e' delle 7.27), pesa 3.6 chili ed e' alto gia' 52 cm! Un nuovo cyber-sciatore in casa Rolando? :-)

martedì 12 giugno 2007

Last post about Vienna

Bene, anche se molto indaffarato cerco di trovare il tempo di scrivere qualcosa (anzi, molto), sui miei ultimi giorni a Vienna. Le foto aiuteranno a ricordare quello che il cervello ha già rimosso! E visto che non so quanto ci metterò a scriverlo, lo pubblico un po' per volta cosi', tanto per sorbirne a piccoli sorsi.

Mercoledì sera la visione di Lituania-Italia era l'obiettivo della serata. Io e Danilo ci siamo quindi armati di pazienza e nonostante il diluvio universale (avviso ai naviganti: a Vienna il tempo e' MOOOOLTO variabile - e non solo li' come ebbi poi a scoprire) ci siamo girati TUTTI i pub e TUTTI i locali italiani (compreso il Guiseppe Garibaldi, e non e' un refuso) e TUTTE le sale scommesse in cerca di uno schermo TV che trasmettesse la tanto agognata partita. Risultato: zero. Pare che tutte le emittenti estere, austriache e non, pay tv e non, ignorassero l'evento, nonostante, dico io, siamo i Campioni del Mondo. Pero' si poteva ammirare un saporito FarOer-Scozia e un sapido Norvegia-Ungheria. De gustibus... L'unica emittente a trasmettere era la solita RAI1, ma come noto, le trasmissioni via satellite (e anche via cavo, a Vienna) sono criptate in corrispondenza di certi eventi tra cui Lituania-Italia. Ci siamo quindi autodirottati verso casa di Danilo, dove il PC connesso a Internet e alla TV ci ha permesso di assaporare la doppietta di Quagliarella in streaming a una qualita' di poco superiore al limite dell'accettabile, davanti a un piatto fumante di pasta al ragu'. La serata e' poi proseguita in una birreria del V. distretto, di cui onestamente non ricordo il nome gestito da una signora molto simpatica, dove con l'aiuto di una Guinness ho appreso malamente il gioco delle freccette (Danilo, complimenti per la vittoria sonante) e ho salutato (quasi) tutti: Danilo e Sabine, in partenza per la Repubblica Ceca - GRAZIE di cuore a tutti e due, per avermi accolto e sopportato nonostante spesso fossi das fünfte Rad am Wagen (la quinta ruota del carro), espressione austriaca che significa grossomodo "essere la candela"; Angelo (il mio cognomonimo) e Serena, il Gringo (che in realta' avrei poi rivisto di li a pochi giorni) e Maxime, il francese antifrancese; Alessandro no ma non perche' mi stia sul culo ma perche' sapevo che l'avrei rivisto il sabato per mollargli gli avanzi (e che avanzi). Da quel momento in poi ero solo, anche se per poche ore.


Giovedi dopo un pigro risveglio sono uscito per la mia consueta passeggiata in solitaria, in attesa che si facesse sera e quindi di andare a prendere Elisa al terminal dei pullman. L'itinerario partiva da Stadtpark, forse uno dei parchi piu' belli di Vienna, almeno secondo me, contenente i busti di tutti i grandi compositori austriaci (alcune statue le trovate in foto) per toccare poi alcuni degli edifici passati sotto le mani di Hundertwasser, come la KunstHausWien, un museo - la foto in alto proviene da li', un cartello indicante la direzione per raggiungere la Nuova Zelanda, o la Hundertwasserhaus, un edificio contenente appartamenti privati. Dalle foto si puo' notare come sia le facciate sia gli interni che persino i pavimenti non abbiano assolutamente NULLA di retto o di piano. Tutto curve. Figo a vedersi, credo di meno ad abitarci! Proseguendo si raggiungeva un piccolo parco (Arenbergpark) contenenti altre due torri della contraerea, fino a che, cammina che ti cammina, ho raggiunto il Belvedere, cioe' un enorme giardino stile Versailles, con ai due estremi due splendidi edifici contenenti due musei che avrei visitato poi il giorno successivo.

Trascinatomi faticosamente a casa, ho dato una ripulita a me stesso, alla casa stessa, e poi a me stesso di nuovo, in attesa della mia gradita ospite :-) la quale sono andato a prendere verso le 8 a Erdbergstrasse. Dopo i saluti e una romantica cena a casa, siamo usciti a piedi per un primo assaggio notturno di Vienna.


Venerdi' la mattinata iniziava presto perché il programma era denso di eventi. Dopo una sostanziosa colazione a base di pane e marmellata (ne ho scoperta una che e' la fine del mondo, al lampone. Non ricordo la marca, inizia con la A e la vendono al Billa) ci siamo diretti in metro fino a MuseumQuartier, che da qui in poi abbreviero' con MQ. La mattinata e' trascorsa al Leopold Museum, molto bello e moderno. Tra l'altro i biglietti per studenti sono scontati (e io in quanto dottorando sono studente a tutti gli effetti) e non hanno mai preteso la ISIC card. Su consiglio della inesauribile LonelyPlanet, abbiamo pranzato al Kantine, uno dei tanti localini per mangiare che si trovano nel cortile affollato di MQ, e consiglio vivamente ai non vegetariani di prendere un Lamm Pita, cioe' un piatto con del pane pita greco riempito di tocchetti di agnello veramente squisito, con contorno abbondante di insalata (si veda foto linkata). I prezzi sono modici, ma i piatti si fanno attendere, perche', come scritto sul menu (anche in inglese), tutti i piatti sono preparati al momento e con ingredienti bio. Se non avete fretta, pranzate qui.

La passeggiatina digestiva, ina per modo di dire, prevedeva il tipico giro del ring, da Piazza Maria Teresa fino a Votivkirche, passando per Volksgarten, Parlamento, Rathaus.. classico giro insomma!
E visto che arrivati a Votivkirche le gambe non erano abbastanza stanche e gli occhi abbastanza sazi e l'ora abbastanza tarda, ci siamo diretti a Karlsplatz per uno sguardo alla Karlskirche e alla Secession, e poi abbiamo allungato fino al Belvedere per ammirare dal vivo il Bacio di Klimt (che a mio modesto parere e' una delle poche opere interessanti del museo, tolti Klimt e Schiele il resto non mi e' parso granche', ma la mia ignoranza artistica e' abbastanza accertata).


Dopo aver cenato a casa, volevo portare Elisa a vedere la zona dove ho lavorato per 3 settimane, quindi ho optato per Copakagrana, che alla sera e' davvero fighissimo, pieno di gente, tutto illuminato, tanti ristorantini e localini sulle rive del Danubio...suggestivo.
Ci siamo presi da bere (attenzione: i cocktail sono carissimi ovunque) in un locale con dondolo e siamo andati a ballare finche' le mie gambe hanno retto (Elisa ha le Duracell, io solo le normali zinco-carbone) in un locale semi-aperto di cui mai seppi il nome. E dopo l'ennesima LUUUNGA passeggiata per andare a prendere il notturno, finalmente abbiamo potuto riposare le membra tra le braccia di Morfeo...

Sabato, come da tradizione, abbiamo speso la parte residua della mattinata (quello che avanzava dalla dormita, insomma) a Nashmarkt, dove abbiamo acquistato del pane alle olive e una salsina verde all'avocado che vi giuro nell'insalata ci sta da dio. Pranzo a casa (nel giardino di cui vi ho gia' parlato in uno dei primi post) e subito via in direzione Schonbrunn, dove abbiamo visitato l'interno del sontuoso palazzo con comoda audioguida e a stretto contatto col tipico turista maleducato che fotografa col flash in tutte le stanze nonostante gli espliciti cartelli lo vietino (so cosa state pensando: la foto del Bacio. Vi assicuro che e' stata rigorosamente scattata senza flash), i giardini (stavolta non stipati di gente come in occasione del Concert for Europe) e ci siamo arrampicati fino alla Gloriette, da cui la vista merita davvero la salita. Tornati a casa mi sono recato dal buon Alessandro, per salutarlo e mollargli la caterva di spesa che mi era avanzata in frigo, raccomandandomi di spartirla con tutti gli altri Italo-Viennesi.

Il quale Alessandro mi forni' un ottimo consiglio per la cena: la heurigen Zwolf Apostelkeller (Cantina dei 12 Apostoli), un posto davvero caratteristico, in pieno centro, sotterraneo. Tutto addobbato stile cattedrale, con lampioni dipinti con motivi religiosi (i dodici apostoli, appunto). E chi ti ritrovo? Il Gringo e famigliola, il quale ci aveva gia' cenato la sera precedente (fatto che ho interpretato come ottimo segno...). Menu: una Schnitzel enorme per il sottoscritto, col tipico contorno di insalata di patate, uno strudel vegetariano per al vegetariana (non ha avuto molta scelta, bisogna ammetterlo). Due strudel di mela con salsa di vaniglia (ottimi) e ovviamente vino della casa o presunto tale, buono. La serata e' proseguita poi per i vari localini di Schwedenplatz, dove mi avevano portato Danilo e Ignazio (si pronuncia Ighnasiow) la prima sera.

Domenica gita a Bratislava! Se siete riusciti ad arrivare fino a qui con la lettura complimenti davvero. Andiamo con ordine: sveglia presto per fare la valigia. Strapiena. Colma. Ho comprato solo un pantaloncino e una maglietta e non so come hanno reso la chiusura della valigia un trauma (per me ma anche per la valigia, come avrete modo di leggere). Chiuso e salutato la casa che mi ha ospitato per 3 settimane (lacrimuccia). Pullman per Sudbahnhof (le stecche del trolley iniziano a traballare) dove tra tanti stupendi treni austriaci della OBB, ovviamente quello che va a Bratislava e' slovacco. Il che mi ha fatto sentire un po' a casa... nel senso. Treno fatiscente. Caro (piu' che in Italia, 1 ora di viaggio per 12 euro). E che parte in ritardo. Decisamente NON austriaco, come mi ha fatto poi notare il simpatico crucco nostro compagno di scompartimento, visibilmente contrariato per la partenza in ritardo (si vede che in alcuni paesi non e' la norma come da noi... e io che mi sentivo a mio agio...). Arriviamo alla stazione di Bratislava centro, e Marco e Lucia ad accoglierci...cariiiiiini :-) La prima impressione della citta' e' ambigua: sicuramente il retaggio dell'era comunista e' ancora piu' che evidente nei quartieri residenziali. Il centro storico pero' mi smentira'. Certo, il mio giudizio e' stato pesantemente influenzato anche dal fatto che al primo scalino la mia valigia si e' miseramente smembrata, lasciandomi con la maniglia del trolley in mano e la struttura precariamente attaccata al resto del bagaglio. Il viaggio di ritorno sara' divertente, mi dico. Piegato come un gobbo per trascinare questo pesantissimo relitto, ci dirigiamo verso la macchina (grazie Lucia per avermi risparmiato questa sevizia fino a casa) e giungiamo presto presso l'appartamento di una vecchia zia di Lucia che ospitera' le nostre valigie per la giornata. Visitiamo subito il centro storico, deserto (dormono tutti, pare che la sera prima ci sia stato un mega concerto all'aperto sulle rive del Danubio), tranne la piazza antestante il municipio che ospitava una processione religiosa-messa all'aperto: vi dico che appena arrivati ci guardavano tutti strano, finché tutti si sono inginocchiati e hanno iniziato a guardarci ancora piu' strano :-) Primo museo: museo delle armi (ingresso: 70 centesimi di euro). Oddio, chiamarlo museo e' tanto, ma la vista sul castello che si gode dal tetto vale la scalata. Qui gli edifici sono strani e il museo non e' da meno. Case alte alte e strette strette, scale RIPIDE. Una guida (di solito signora in eta' da menopausa) per piano. Che parla solo slovacco. E chi non conosce questa ridente lingua? La vista dal terrazzo del museo offre pero' un altro motivo di interesse: la casa piu' stretta di Bratislava. Altro museo: ebraismo.

Confesso che ci sono entrato solo perche' Marco voleva assolutamente vederlo... poco male, comunque: anche qui l'ingresso era sui 70 centesimi. Tra l'altro Elisa e io, che non eravamo in possesso di corone slovacche, abbiamo attinto alle tasche di Marco per tutte queste enormi spese. Fatto sta che in un modo o nell'altro siamo giunti al momento clou: il pranzo allo Slovak Pub, tanto decantato da leggende narrate da solito Marco. E in effetti i fatti si sono rivelati almeno pari alla leggenda. Piatti abbondanti, complicati dal punto di vista digestivo e dai nomi assolutamente irripetibili. Il piu' bello coreograficamente parlando era sicuramente la zuppa d'aglio, servita in una pagnotta enorme scavata (vedasi foto). Non pesantissima come mi aspettavo, ma devo dire che durante il volo di ritorno si e' ripresentata, diciamo. Poi pancakes dall'impasto molto scuro ripieni a seconda dei casi di carne o formaggio, degli gnocchetti serviti in una salsa di formaggio e bacon, e pancakes dolci ripieni di marmellata di semi di papavero (che, ho scoperto, da noi non esiste perche' illegale - preciso che non ho avuto effetti di sballo collaterale: ma le nostre leggi prediligono il principio di precauzione). Il tutto innaffiato da birra slovacca (pivo) e una strana coca cola prodotta qui (Kofola) dal sapore simile a un chinotto speziato. Non male.

Le conseguenze del pranzo sono state: pesantezza e sonnolenza. Entrambe non hanno di certo aiutato nella arrampicata verso il castello. Molto belli sia il giardino (vista molto suggestiva) sia l'esterno, mentre l'interno (anche qui prezzo irrisorio) e' un po' deludente sia dal punto di vista dei contenuti (tanti tappeti, mobili, monete, una curiosa riproduzione in plastica di una chiesa di Padova, le pubblicita' dell'Enel e delle sue simpatiche centrali nucleari) sia dell'architettura (come dice Marco, il cortile interno "sembra un po' quello di un'ospedale" e ha ragione). Finito di visitare il castello, il diluvio universale ci ha colti di sorpresa, il che ci ha spinto a tornare a casa servendoci dei mezzi pubblici. Anche qui una sorpresa. I biglietti si possono fare alla fermata con una macchinetta, la quale emette i biglietti per corsa breve (10 minuti: una furbata per chi non deve andare dall'altra parte del mondo) al prezzo di 7 centesimi di euro. Non so se mi sono spiegato... Arrivati a casa e asciugatici alla meglio, abbiamo recuperato i bagagli (tra cui la mia valigia reduce di guerra) e siamo andati in aeroporto, dove ho salutato prima Lucia, poi Elisa e Marco che avevano il volo di li' a poco. Io mi sono messo in attesa del mio autobus che mi portasse all'aeroporto di Vienna e ho constatato con ammirazione che nei paesi che reputo civili se accendi il pc in un luogo pubblico la connessione a internet te la danno gratis. Ho cosi' trascorso una mezz'ora prima di prendere il pullman per Schwechat: compagnia Blaguss (ma ce ne sono almeno altre 3), viaggio comodo di fianco a una simpatica vecchietta. L'aeroporto di Vienna era colmo di gente in attesa, poiche' tutti i voli erano stati ritardati a catena a causa del maltempo... infatti il piccolo Fokker per Torino e' partito con quasi un'ora di ritardo, appena in tempo per prendere l'ultimo pullman da Caselle a Torino centro.

E questo segna la conclusione del mio viaggio. Sto cercando un modo spiritoso/intelligente di concludere questo post, ma non mi viene in mente. Tanto vi sarete di certo stancati prima :-) Grazie a tutti coloro che mi hanno accolto e fatto compagnia a Vienna (ho paura a fare l'elenco perche' dimenticherei qualcuno di certo - voi lo sapete: paraculo), a Elisa per essere venuta a trovarmi, a Lucia e Marco a Bratislava, e anche una menzione speciale voglio farla alla gente strana della stazione della metro di Karlsplatz perche' mi ricordava tanto quella che si trova in via Nizza. A risentirci da Helsinki.

mercoledì 6 giugno 2007

De austriacae calciobalillae amoenitatibus (Amenità sul calciobalilla austriaco)

Perchè dovete sapere che le regole del calciobalilla non sono uguali in tutto il mondo. E neanche le dimensioni del tavolo. Ma andiamo con ordine.

Per la serata di ieri c'era in programma una birretta distensiva al pub australiano Down Under, dalle parti di casa mia, ritrovo abituale degli studenti Erasmus (infatti ieri era vuoto - sono tornati tutti!). La cosa bella è che c'è una birra, la Wieselburger, che per gli Erasmus costa meno, 2.20€. Quindi (ovviamente) ieri mi sono calato nelle parti di un giovine studente Erasmus e ho potuto sorbire la birra a quel prezzo. Ricordatevene, se ci capitate. Tu ordini Wieselburger (così già sembra che sei preparato -> sei un Erasmus), il cameriere ti urla, in Australo-Austriaco, "Erazmuzz"? Tu fai cenno di sì con la testa e il gioco è fatto. Niente tessere o documenti da esibire. Easy.

Ma veniamo all'argomento del post. Il calciobalilla. Perchè, dicevo, le regole qui sono diverse. Ne faccio un breve compendio cosicchè non abbiate in futuro a che litigare con quei due ubriachi austriaci che incautamente avete voluto sfidare. Le regole sono (le elenco poi di seguito vado a commentare):
  1. E' vietato segnare coi centrocampisti. Un gol fatto dalla linea dei centrocampisti non si conteggia.
  2. E' valido, invece, fare ganci e passaggini vari tra giocatori della stessa stecca.
  3. Quando una squadra subisce un gol regolare, la palla viene assegnata alla squadra che ha subito il gol, ponendola con ordine vicino agli omini di centrocampo di quella squadra (coi quali, ricordiamolo, NON potrete comunque battere a rete).
Queste regole rendono il gioco MOOOOOOLTO lento, perchè il fatto di non poter tirare le stecche coi centrocampisti ma poterci solo effettuare lenti passaggi alla Pirlo di fatto paralizza abbastanza l'azione di gioco (stavo scrivendo giuoco per coglioneria, poi mi sono ricordato che lo dice sempre Silvio). Poi, cito Luca, "si possono fare i passetti e le virgolette, il che rende il gioco ANCORA + lento del tipo che l'attaccante ferma la palla e ci giochicchia un quarto d'ora".

In effetti, sembra di assistere più a una partita di Risiko che di calciobalilla. Questo tra l'altro sottolinea la differenza culturale tra Austria e Italia. Mi spiego. Se ci fosse in Italia questa regola, tutte le volte che la palla va dentro calciata da un centrocampista, ci si dovrebbe uccidere per cercare di bloccare la pallina per bloccare la sua discesa negli inferi del tavolo e rimetterla in gioco, o si metterebbe la carta igienica nelle porte per bloccarla o altri trucchetti da oratorio simili. Qui ovviamente se ne fregano. Se la partita finisce pari per colpa dei gol dei centrocampisti chi se ne frega, un altro euro nel calcetto e via sotto un'altra. Questo perchè, come dice Alessandro, "qui se ne fottono, sono capitalisti"...

Inoltre anche la regola di assegnare la biglia alla squadra che ha subito il gol rende anche la rimessa in gioco particolarmente lenta e noiosa (niente gesto di battere la pallina sul bordo del tavolo come se fosse un uovo, niente lancio veloce e rumoroso in campo).

Altra cosa: il tavolo di gioco. Non sembra, ma è diverso anche quello (sebbene di italica fattura). Infatti il portiere (la sua stecca) è più lontano dalla porta rispetto al nostro (avrei dovuto fare una foto cazzarola). Per farvi capire, questo significa che il portiere può "fare tutto il giro" su se stesso, mentre da noi "tocca" sul lato corto del tavolo. Questo porta a 2 conseguenze. La prima, inerente al gioco: non si può fare il corner, cioè bloccare la pallina tra il tavolo e il pezzo di plastica sulla stecca (che però c'è, anche se inutile) e farla ricadere sulla parte inclinata dell'angolo, quando la palla esce dal campo. La seconda, più stupida, è che non si può fare il tipico gioco "Senti com'è caldo qui - e tirare col portiere una stecca sul dito del malcapitato boccalone", semplicemente perchè il portiere, essendo troppo lontano, non ci arriva. Va bè.

Miei cari, questo è il mio ultimo giorno qui in cui avrò a disposizione una connessione perchè qui domani è festa, di nuovo, e venerdì fanno tutti ponte, quindi non vedo perchè non adeguarmici anche io. Pubblicherò notizie su questi ultimi giorni al mio ritorno. Ciao!

lunedì 4 giugno 2007

Per gli amanti di Lino Banfi

Un breve post dedicato agli amanti de "L'allenatore del pallone": volevo segnalare che per accedere agli edifici di ftw., cioè l'istituto che mi sta ospitando, è assolutamente necessario conoscere gli schemi calcistici del mitico Oronzo Canà, allenatore della Longobarda...

Weekend #2

Bene, eccoci giunti alla consueta descrizione del weekend... come al solito, spero di non tralasciare nulla. Venerdì la giornata è finita con una passeggiata in centro, dove non mancano mai gli artisti di strada come maghi, cantanti e suonatori. Cena a base di carbonara (con lo speck perchè è l'unica cosa che qui sia reperibile sotto forma di dadini) a casa di Danilo, visione del documentario proiettato da Santoro il giorno precedente (spaventoso) - non l'intera puntata in quanto non disponibile via internet all'estero - poi trasferimento all'Ost, un locale molto bello e grande in stile semi-orientale dalle parti di Karlsplatz, con musica dal vivo (gruppo rock tedesco, bravi) in un semiinterrato molto caldo, DJ e tavolini al piano di sopra.

Sabato mattina volevo dedicarlo allo shopping quindi mi sono recato a Mariahilfer Strasse, dove quando ormai stavo per desistere dagli acquisti, ho trovato un negozio C&A (tipo rinascente) dove ho finalmente trovato i pantaloncini stile scottish che quest'anno vanno di moda (e stranamente mi piacciono) e una maglietta - spesa totale: 35 euro circa; non male. Pranzo a casa e pomeriggio trascorso alla Donauinsel (letteralmente: l'isola del Danubio), cioè un lembo di terra che suddivide in due il tratto cittadino del Danubio, su cui, manco a dirlo, giace un bel parco con prati, piste ciclabili, pattinatori eccetera... Qui il barlettano e ormai ex viennese Ignazio, studente erasmus, teneva la sua festa di addio a cui abbiamo partecipato in una cinquantina di persone, provenienti dalle più variegate parti di Europa e del mondo. Per la cronaca, si è anche svolto un coinvolgente match calcistico Turchia-Resto del mondo (3 italiani e un canadese), 4 contro 4 su campo aperto, dove i Turchi hanno strameritato una vittoria (anche se loro avevano un semi-professionista e noi un infortunato) ma dove il sottoscritto ha segnato un gol e non dei suoi tipici alla Pippo Inzaghi! Peccato per il tempo, sempre coperto e pioviccicoso, fosse stato sole sarei super abbronzato...

Siamo andati via per poter assistere alla sontuosa partita FarOer-Italia, per fortuna sul satellite il segnale di mamma Rai era criptato e quindi non abbiamo potuto ammirare lo splendido gol del carpentiere nordico che è riuscito a bucare in un colpo solo 3 campioni del mondo o presunti tali. Quasi non mi dispiace perdermi mercoledì Italia-Lituania...che ad ogni modo farò di tutto per vedere! Pizza consegnata a domicilio (buona ma pesantissima a causa del mix di ingredienti purtroppo comprendenti un giallognolo formaggio al posto della mozzarella) e uscita serale con Luca (il sardo, a proposito: buon viaggio ad Hannover), col quale abbiamo raggiunto un gruppo eterogeneo di architetti provenienti come studi da Venezia, coi quali abbiamo trascorso la serata (tempo sempre uggioso) in un pub molto tipico (muri pieni di manifesti delle varie manifestazioni culturali, camerieri molto old-style, formali ed educati) chiamato Alt Wien, dove la serata è trascorsa tra piacevoli chiacchiere.

Domenica pomeriggio è stato il momento di un'escursione nelle colline a nord del centro di Vienna. Sotto una pioggerella leggera ci siamo inerpicati tra i vigneti su per la collina di Leopoldberg (un'ora circa di salita con pendenza media 40% e ci tengo a sottolineare che c'era anche il pullman) per ammirare lo splendido panorama dall'alto di Vienna (foto in alto); peccato per la foschia e per l'orribile albergo che deturpa questo angolo così caratteristico di Vienna. Prima di ritorno, non poteva mancare una sosta a Grinzig, dove ci siamo accomodati in una delle tipiche heurigen, cioè le cantine vinicole che vendono direttamente il vino prodotto accompagnato da piatti casalinghi, dolci o salati, chiamata Zum 6er. Io ho assaggiato un tris di dolci (strudel alla mela, alla ricotta e un dolce ai semi di papavero, molto buoni) accompagnato da un bicchiere del vino del giorno, un bianco fruttato molto buono dal nome Rhein-Riesling. A colonna sonora, un duo composto da violino e fisarmonica.

Cena a casa e serata passata al Tunnel, locale molto bello, anche qui con musica dal vivo. Ieri sera si esibiva un quartetto jazz veramente molto bravo, elegante e rilassante.

Per ora è tutto, a risentirci presto!

venerdì 1 giugno 2007

Breve commento sulla cena Srilankiana

Immagino moriate tutti dalla curiosità di sapere cosa ho ingurgitato ieri durante la cena from Sri Lanka. Dunque, il locale era il Colombo Hoppers, dalle parti di casa mia, che come forse non vi ho ancora detto si trova nel V. distretto, Margareten.

Il locale era molto carino, etnico, con schermo televisivo trasmittente in continuum un divx promozionale sullo Sri Lanka che credo non sia una meta gettonata per lo meno tra i turisti mediocri come il sottoscritto!

Comunque, il menu era ben fornito di piatti dal nome impronunciabile e incomprensibile (meno male che c'era la traduzione in tedesco! :) ). Ad ogni modo ho optato per un riso, curry e calamari (la carne inizia a uscirmi dalle budella, per quanto mi piaccia... per fortuna a pranzo cucina un collega italiano qui in ftw. ... carne, Alessandro?), e da bere un Lassi, che è una specie di cocktail a base di yogurt, mango e acqua di rose... non male. Il piatto si presentava come in foto, un piatto di riso da usarsi come pane, e un ciotolone contenente varie coppette: la più grande erano i calamari, al curry, e le ciotoline più piccole contenevano salse e verdurine varie, tutte sugosissime e a base di curry (forse troppo: nel senso, sapeva tutto di curry!). Buono ma non eccezionale, ma almeno leggero.

Per dolce ho ordinato un Watalappan (che sembra tanto un vattalappija'... - ovviamente i nomi non li ricordo li sto guardando dal sito) che era una specie di Bunet cioccolatosissimo e dolcissimo con qualche spezia particolare (cardamomo) e sopra delle specie di noccioline. Buono.

Pecca: il servizio. Lentissimo! Non tanto quanto abbiamo aspettato le portate, ma proprio la lentezza di sti camerieri... mamma mia... a pagare poi... qui si paga sempre separati (e, ho notato, è raro che le donne si facciano pagare dagli uomini come facciamo noi masculi italici). Di solito, a meno che non sia richiesto, fanno il conto unico poi i camerieri passano persona per persona a farsi pagare (conviene a loro perché così ognuno lascia qualcosina di mancia - che qui è uso, cortesia e praticamente obbligo, come in Inghilterra). Questi però andavano avanti e indietro tra il tavolo e la cassa, producendo una ricevuta a testa e per chi, come me, pagava con la carta di credito triplo viaggio! Conto, carta, penna, firma (dopo aver completato l'apposito campo tip, mancia), ricevuta! Il tutto a una lentezza spossante!

Meno male che dopo, come insistitamente richiesto dal nostro amico nonchè collega francese Maxime, siamo andati a prenderci una birra (Weiss per me) nel pub very alternative davanti a casa...

That's all, folks!

giovedì 31 maggio 2007

Un tranquillo metà settimana...

Ciao a tutti, vi mando gli ultimi aggiornamenti da quel di Vienna... ieri mattina ho tenuto in una sala riunioni qui in ftw. (il centro ricerche di cui sono ospite, ovviamente guarnita di dolci e succhi di frutta - mantenere la linea qui è davvero un'impresa - infatti non ci sto riuscendo) una piccola "conferenza" davanti a una decina di persone a cui ho spiegato di cosa mi occupo al Politecnico. E' andata bene nel senso che è filata via abbastanza veloce e alle domande che mi hanno posto per fortuna ho saputo rispondere... tra l'altro la cosa veramente curiosa è che qui al termine di un discorso, o di una lezione universitaria (ma non a teatro o a un concerto), invece che applaudire il pubblico bussa sui tavoli. Davvero, si mette a bussare. E meno male che l'avevo visto il giorno prima rivolto a qualcun altro, se no fosse stata la prima volta credo che avrei fatto un'espressione come dire "ma che [...] state facendo, scusate??". Tra l'altro tra il pubblico c'era una persona che temevo molto, cioè un tipo che lavora qui di cui ometto il nome nel caso capisse l'italiano e leggesse queste pagine, che è davvero diciamo molto "puntiglioso" nelle sue osservazioni (il giorno prima c'era anche lui all'altra conferenza cui ho assistito, e si è attaccato con uno dei relatori per mezz'ora spiegandogli che non era d'accordo su questo, su quello e via che andare... ora, va bene lo scambio di idee, va bene la critica costruttiva, ma duemminuti, tremminuti poi...), il quale però durante il mio piccolo discorso non solo non ha fiatato ma annuiva anche... missione compiuta. Missione compiuta? No, come ho scoperto stamattina. Ci arriverò.

Ad ogni modo, ieri dovevo uscire da lavoro verso le 6-6.30 per avere il tempo di fare la spesa (come vi ho già scritto, qui dalle 6 in poi iniziano a chiudere tutti i negozi) e di andare a nuotare. Cosa che ovviamente non ho potuto fare in quanto mi hanno trattenuto fino alle otto meno venti (!) quindi sono rimasto senza latte per la colazione e senza nuoto... stasera vado di fisso. Mi sono quindi trascinato a casa, in tempo per vedere nella metropolitana orde di scozzesi ubriachi in kilt che andavano allo stadio a vedere Austria-Scozia di calcio, a cui ho preferito non fare foto per timore che accorgendosene mi linciassero... ho cenato a casa di un ragazzo sardo, Luca, che lavora in università e che vive nel mio stesso palazzo, e di cui non posso parlare male perché so per certo che legge il blog [:-)], e da lui abbiamo provato a vedere il film 300... no dico provato perché circa a metà del primo tempo abbiamo iniziato a sbadigliare, verso la fine del primo tempo io stavo praticamente dormendo e lui anche, alla fine del primo tempo abbiamo deciso di comune accordo di rinviare la visione del secondo tempo a tempi migliore (ammettiamolo, Luca, non lo faremo mai).

Stamattina ho fatto davvero fatica ad alzarmi, sapete, quelle mattinate dove proprio se riesci a tirarti su dal letto comunque il cervello non ingrana ancora per almeno un'ora... ecco, mentre alla fermata della metropolitana riflettevo su quanto stavo bene al calduccio nel letto (ricordate? La temperatura è precipitata ultimamente) chi mi sopraggiunge alle spalle caloroso? Il suddetto rompi, scusandosi di essere arrivato tardi il giorno prima, che ha voluto gli ripetessi i primi concetti che si era perso... e non solo... ha iniziato tutta una serie di critiche a questo e a quello... e non capisco di qua... e non capisco di là... nello stato in cui ero non solo non ho capito mezza parola, ma mi sono anche trattenuto a stento dal mandarlo a stendere... per fortuna arrivato in ufficio si è accorto che aveva troppo da fare per parlare con me (grazie divina provvidenza) e mi ha lasciato il suo biglietto da visita rimandando la dotta discussione alla prossima settimana (spero se ne dimentichi).

Ora, dopo pranzo e quindi a stomaco pieno, mi posso rimettere a lavorare/studiare eccetera... per stasera il mio amico siciliano Danilo e la gentil di lui pulzella Sabine mi hanno invitato a cenare a un ristorante, tenetevi forte, srilankiano (so che molti dei lettori di queste pagine non hanno la più pallida idea di dove sia lo Sri Lanka e/o che non hanno avuto la pazienza di leggere fino a qui) quindi questo anticipa la mia uscita dall'ufficio alle 17.30 massimo. E oggi lo faccio! Quindi mi metto sotto. Ciao a tutti!

martedì 29 maggio 2007

Back again!

Ciao! Finalmente ritorno ad aggiornare il blog che immagino vi sia mancato da morire... durante il weekend non ho avuto internet a disposizione, poi qui lunedì era festa quindi non sono venuto (ovviamente) a lavorare e aggiungiamo a questo il fatto che stamattina (martedì) ero in università ad ascoltare una specie di conferenza, ho un PACCO di cose da riportare! Che immagino non vedrete l'ora di leggere! Andiamo con ordine, sperando di non tralasciare nulla di significativo... Il post verrà lungo, chi arriva alla fine sarà lodato in pubblica piazza.


Venerdì: dopo essermi trascinato faticosamente a casa, e con l'obiettivo di andare a nuotare (ricordate? me l'ero lasciato indietro da fare), ho deciso di rilassarmi prima un po' a casa davanti alle ultime puntate della terza serie di Lost... Pito... Pito... io non ce la faccio ad aspettare settembre... Pito! ma com'è finita sta serie??? (N.B. mi rivolgo soprattutto a Pito perché svolge le funzioni di pusher di serie TV...leggerete altro dopo). Va bè. Ancora un po' turbato per le vicissitudini di Lost mi sono avviato perplesso e senza un briciolo di voglia verso la piscina che mi avevano indicato, Amalienbad. E' stata davvero una sorpresa. Un'opera d'arte, nel tipico stile viennese chiamato Jugendstil (guardare per credere e cliccare sulla foto per vedere anche quelle successive...). Ad ogni modo, la piscina era molto pulita, anche se qui NON usano la cuffia (io l'ho usata) e molti neanche le ciabatte..ed entrano con le scarpe anche dentro gli spogliatoi. Però c'è il personale che pulisce in continuazione i pavimenti, quindi è tutto iper-pulito. Prezzo dell'ingresso: 3,50€ (e vasca da 33 metri...non finisce più!). E altra cosa strana: non ci sono i separatori di corsia... ma non è un casino come può sembrare...anzi. Secondo me se c'è tanta gente è quasi meglio.

Uscito verso le nove e mezza dalla piscina, affamato, e nel bel mezzo del quartiere turco (il 10, Favoriten - qui tutti i quartieri sono numerati), ho deciso di mangiare un kebab in modo tale da riportare il peso corporeo esattamente ai livelli pre-nuoto...

Alle 22 avevo appuntamento in centro con la combriccola che mi sta sopportando in questi giorni (photos coming soon), per una festa universitaria. Una curiosità: ho fatto un video a una fontana che componeva delle scritte coi getti d'acqua... non riesco a spiegarlo meglio di così in italiano.. guardatevi il video! La festa non era un granché, poca gente ma birra buona ed economica (2€); la cosa strana che da noi non ho mai visto è che la festa era proprio in locali interni all'università. Ad ogni modo, dopo un paio di birre universitarie, ci siamo prima spostati in Schwedenplatz per una vodka lemon (ottima vodka ma very expensive... 6,50€), poi in riva a un canale del Danubio dalle parti di Urania, dove d'estate aprono molti localini all'aperto sulla riva del canale (stile Murazzi), solo che ci portano la sabbia tipo spiaggia e i posti a sedere sono sdraio, molto bello. Le foto sono venute male (era molto buio) quindi dovrete accontentarvi della spiegazione verbale.

A casa verso le 2.30 col pullman notturno: qui ci sono pullman che girano tutta la notte, costano come i pullman diurni, e su OGNI pullman c'è il controllore - anche donna che viaggia e controlla da sola - inimmaginabile a Torino - che se ti pinza senza biglietto ti impone una multa di 60 euro...


Sabato: dopo aver puntato la sveglia alle 10.30 ed essermi svegliato circa 2 ore dopo :-) ho dedicato quello che rimaneva della mattinata a visitare Nashmarkt, il mercato più grande di Vienna che si trova vicino a casa mia e il sabato ospita anche un mercato delle pulci. Il mercato vende davvero di tutto, cibo da tutto il mondo di ogni tipo, carne, frutta, verdura... bello farci un giro. E ho finalmente trovato dov'è che il Jamaica fa la spesa per preparare le padelle :) Dopo un veloce pranzo a casa sono uscito ad esplorare.




Per questo primo giorno di turismo ho macinato un bel po' di km rigorosamente a piedi seguendo alcuni itinerari consigliati dalla guida (Lonelyplanet, che consiglio a tutti). L'itinerario ha toccato quasi tutti i punti più importanti del centro, i suoi viali alberati, i suoi palazzi (tantissimi!) e parchi (praticamente c'è un parco ogni 500 metri, e tutti enormi, puliti e curati). Uno di questi si trova davanti al municipio, Rathaus, il cui parco proprio quel sabato ospitava una mega-manifestazione benefica, il Lifeball 2007, con partecipazione di divi locali e stranieri (credo ci fossero Sharon Stone e Anastacia - purtroppo non le ho viste). Era stato quindi allestito un megapalco all'interno del parco, che ospitava un'orchestra e un coro nella parte alta e nella parte bassa una sorta di passerella-palcoscenico... davvero enormi. E la cosa assurda è che dentro al municipio la notte era ospitato il ballo in costume (e che costumi... pazzeschi, stile streetparade per capirci per chi ci è stato) con tutti gli invitati del caso (mi hanno detto che in municipio a volte si organizzano anche feste per studenti...dentro il municipio!). Ad ogni modo, le foto del mio giro pomeridiano sono online, giro che ha compreso anche la sosta in uno dei famosi caffè (in questo caso il cafè Stein) dove ho assaggiato il famoso melange, che altro non è se non un cappuccino, solo più caro (2,50€)! :-P


Sabato sera: appena tornato a casa dal mio lungo giro, sono subito venuti a chiamarmi per una pizza fuori. Mi hanno quindi portato alla pizzeria Il Sestante, pizzeria italiana gestita da italiani (sembra strano ma non è sempre così), dove ho mangiato un'ottima pizza con sopra mozzarella vera (anche questo può sembrare strano, ma è così. Qui ci mettono una sorta di formaggio strano e puzzolente). Ho bevuto, ordinandola per sbaglio credendo fosse una birra vera, una Radler, che invece è birra mischiata a limonata o gazzosa... 'na shkifezza! Dopo cena passeggiata digestiva prima dalle parti di Rathaus (dove lo spettacolo all'aperto era finito e iniziava la festa dentro il municipio - abbiamo provato a imbucarci ma niente, eravamo vestiti troppo normali. Piz mi han dato una locandina di Tiesto, te l'ho conservata gelosamente tutta la sera - se ti interessa il concerto è il 30 giugno e costa 45€), poi al MuseumQuartier, che praticamente è un quartiere ultramoderno che contiene musei, locali e gente svaccata al sole di giorno e presa bene la sera! La serata è proseguita al Vuk (lontanissimo, a piedi, una specie di mix di centro sociale, pub e discoteca) e poi nei locali dalle parti di Schwedenplatz (tanti, ingresso gratuito, in uno il buttafuori mi ha chiesto se avessi preso da bere e io ho indicato la birra di un'altra persona perchè non avevo voglia di ordinare nulla) che sono belli ma un po' claustrofobici per via del caldo e del fatto che qui in Austria si fuma ancora nei luoghi pubblici. Sono tornato a casa che erano le 4 passate.


Domenica: stavolta ho puntato la sveglia alle 10.30 deciso a rispettarla e così ho fatto. Mi sono recato al Volksgarten, altro parco enorme, che tra l'altro contiene anche una sorta di tempio greco, quello in foto, a prendere un po' di sole (caldissimo, fino a ieri pomeriggio) e leggere svaccato. Dopodichè ho ripreso i miei vagabondaggi (dopo aver pranzato con un sano kaserkane [Correzione del 1 giugno 2007: su segnalazione del Siculo Danilo, segnalo che lo spelling corretto è käsekrainer mi scuso per l'errore!], cioè un wurstel ripieno di formaggio filante - tipico sì ma pesante) e mi sono spinto nel nord a visitare due parchi, l'Augarten, che contiene due torri della contraerea della seconda guerra mondiale, e il famoso Prater, che è talmente enorme che contiene al suo interno un lunapark, con la famosa ruota panoramica, e un casino di montagne russe e altre giostre, tra cui questa, che voglio assolutamente provare: è una specie di mulino, che gira abbastanza velocemente, con 5-6 persone per parte sospese...sembra abbastanza spinta. Essendo arrivato a questo punto con almeno 7km nelle gambe, mi sono svaccato nel parco (che ha al suo interno campi per ogni genere di sport, lo stadio della nazionale, piste da pattinaggio, bicicletta eccetera...) poi mi sono trascinato faticosamente verso la fermata del tram che mi ha ricondotto placido a casa. La serata si è svolta placida davanti a un film, anzi 2 (Borat - a me ha fatto ridere - e N Io e Napoleone di Virzì - bello).


Lunedì: la fortuna di essere venuto a lavorare in questo periodo è che lunedì era festa e lo sarà anche tra due giovedì! Entrambe feste religiose..sono parecchio cattolici qui. E va bè dovrò sopportare tutto questo non lavorare! Ad ogni modo, avevo degli appunti da riordinare e quindi lunedì mattina, udite udite, ho lavorato a casa, intenzionato a uscire poi nel pomeriggio. Senonchè il destino cinico e baro mi ha riservato la sgradevole sorpresa della pioggia e del freddo. Tipo che ho messo una zampa fuori casa e ha iniziato a diluviare. Alchè ho girato i tacchi e mi sono rifugiato sul divano, al caldo, e davanti a Heroes... grazie Pito per avermi fatto provare questa nuova droga... il mio torpore televisivo si è risvegliato con lo squillo del telefono, che mi annunciava una sera fuori in un tipico localino austriaco... il 7Stern. Qui producono la birra che si beve e io ieri ne ho provata una molto particolare: quella affumicata (Rauchbier), vi dirò buona ma sembrava di bere del prosciutto di Praga! E il piatto che la ha accompagnata è stato monumentale (la foto non rende giustizia alle dimensioni). Vi giuro che ne avevo ordinato uno in due.. e poi la cameriera si è ovviamente presentata con due porzioni! Si chiamano Spareribs, cioè costolette di maiale (tante, troppe), servite con patate e insalata...veramente da porci. E va bè. Questa settimana dovrò nuotare troppo per recuperare.


Martedì: E sempre per parlare di cibo, oggi ho finalmente assaggiato il cibo giapponese. Mi ci ha portato il mio referente a pranzo (al Bok, ristorantino take away vicino all'università), dopo 3 ore di conferenze varie, e mi ha pure offerto il pranzo! Vi dirò, atmosfera raffinatissima, presentazione dei piatti anche (ovviamente si mangia con le bacchette), vedete nella foto che il cibo è servito in una specie di scatola di legno con vari scomparti per le varie portate (pesce crudo variamente servito, riso, germogli di qualcosa, salsine varie e tocchi d'anatra in crosta da leccarsi i baffi) oltre a un bicchiere di tè caldo (non male visto che da ieri si gela. Da 35 gradi a 15 gradi in mezza giornata...). Molto leggero, il pesce crudo non è male ma non mi sembra che abbia chissà che sapore... va bè!

Eccoci alla fine di questo luuuuuuuuuungo post. So per certo che qualcuno non è arrivato fino alla fine... ma come ho già detto, è più un diario che voglio tenere per ricordarmi di quello che ho fatto. Se poi qualcuno lo apprezza, tanto meglio! Ad ogni modo, stasera a letto presto, domani devo presentare il mio lavoro qui. E devo ancora sistemare qualche dettaglio della presentazione. E controllare l'emozione: qui sono tutti davvero dei testoni, e domani ci sarà sicuramente qualche domanda a cui non saprò rispondere! Aggiornamenti a domani. Ciao a tutti!

venerdì 25 maggio 2007

Vienna Philarmonic - Concert for Europe 2007

Ok, ok... non sono andato in piscina come avevo detto (ci andrò stasera)... ma mi hanno detto che in un parco enorme qui a Vienna, lo Schönbrunn - dove si trova uno splendido palazzo dell'impero austroungarico -, suonava la famosa Filarmonica di Vienna alla presenza delle autorità austriache (ieri il presidente della repubblica e qualche ministro passeggiavano tranquillamente tra la gente senza essere attorniati da 10.000 guardie del corpo... sarà che i nostri politici han la coda di paglia?), di Putin e di Clinton, diretta da un maestro d'orchestra russo a me ignoto, tal Valéry Gergiev.





Ora, immaginatevi un giardino tipo Versailles, completamente pieno di gente di ogni età, il palco (lontanissimo) con l'orchestra, e una collina retrostante, anch'essa piena di gente (anche noi eravamo lì, poi molti si sono spostati giù perchè oltre a non vedersi non si sentiva neanche nulla...).

Ad ogni modo, è stato un bello spettacolo (anche se io non essendo un intenditore mi sono rotto abbastanza in fretta della musica) e lo scenario era molto bello. Ho fatto ovviamente qualche foto e anche un paio di video ai pochi brani a me noti. Trovate tutto come al solito qui.

P.S. Ho scoperto che qui lunedì è festa nazionale! O meglio, religiosa... ad ogni modo gli uffici sono chiusi. Evvai!

giovedì 24 maggio 2007

AC Milan European Champion 2007


Credo non ci sia bisogno di ulteriore commento. Abbiamo vinto noi. E stop. Peccato aver dovuto ascoltare commenti in tedesco (infatti non ci ho capito molto) sulla faccia gioiosa di S.B. ma almeno mi pare di aver capito che non erano esattamente complimenti! :-)

Ad ogni modo, ieri dopo un lauto pranzo a un mini ristorante greco (gli uffici sono in riva al Danubio, e a ridosso del fiume è pieno di ristorantini e localini che a pranzo sono abbastanza economici) in cui valeva la formula 6€ all you can eat, nel senso che tu paghi poi prendi a buffet (o meglio, abbuffè) tutto quello che ti va - tutto molto buono - per una spesa totale di 10€ (pasto + birretta + mancia - qui si deve dare); e dopo il conseguente pomeriggio sonnacchioso sono andato in un parco qui dietro il Danubio (Donaupark) a leggere in attesa della partita, mentre alcuni ragazzi/colleghi si sono messi a giocare a calcio... ovviamente ha vinto l'Italia :-P

Siamo poi tornati in ufficio (che nei suoi due piani comprende oltre a 2 larghe cucine - con frigo sempre pieno... albi pensa che pacchia! - anche vari bagni con doccia) dove era già stato allestito un proiettore collegato alla TV e una mega scorta di patatine e birra... quindi maxischermo aggratis! Peccato solo per il commento in tedesco... le uniche parole che ho capito sono state Cilartino, Inzaki, CennaroKhattuzo e via dicendo.. oltre alla parola Osse! che significa "fuori" e meno male che Gerrard l'ha buttata sempre osse :-) Al primo gol sono saltato su, ho tirato un pugno al tavolo e ho rovesciato la birra sui banchi della sala riunioni (ovviamente mobili ipernuovi eccetera...)... prima figura di merda! Cmq meno male che ho deciso di non vederla a casa xche ho pensato che la RAI avrebbe oscurato il segnale del satellite.. come fa sempre quando ci sono questi eventi. Va a capire...

Ad ogni modo, non voglio perdere le mie sane abitudini e quindi oggi me ne vado a nuotare! Le piscine comunali costano più o meno come da noi, tra i 3.50 ai 5€... quella dove mi hanno suggerito di andare è molto bella anche architettonicamente... farò foto e vi farò sapere!

mercoledì 23 maggio 2007

The day of the final













Ci siamo
: il giorno della finale è arrivato. Stasera ad Atene il Milan potrà consumare la sua vendetta... speriamo.

Rimane da stabilire la location... dove me la guarderò?? La scorta di birra l'ho fatta nell'eventualità decidessi di restare a casa... tantopiù che pare che oggi a Vienna ci sia Vladimir Putin e quindi metà delle strade sono completamente chiuse ad anima viva... ci penserò su. Ho tutto il giorno per farlo :)

martedì 22 maggio 2007

First post from Vienna

Finalmente dopo ben 1 giorno scollegato eccomi qui a scrivere le mie prime impressioni.

Viaggio: ho viaggiato su un aereo veramente piccolo, non credo che la foto renda giustizia alle dimensioni di questo mini-aereo... ad ogni modo il viaggio è stato confortevole e veloce, un'oretta e mezza scarsa. Dall'aeroporto a Vienna c'è un treno veloce (CAT) che per gli under 26 costa 5 euro, poi metropolitana fino all'appartamento.




Casa: è stata davvero una sorpresa. E' un mini appartamento che il padrone gestisce tipo hotel, nel senso che ti dà lenzuola asciugamani e (non so ogni quanto) fanno le pulizie. Ha un mini giardinetto, cucinino-ingresso, un bagno con la doccia e una camera-salottino con un letto matrimoniale e un armadione tipo IKEA, un divano abbastanza grosso, tavolino e una scrivania con la tv satellitare, quindi vedo anche i programmi italiani (quindi di certo non mi perderò la partita mercoledì, anche se credo che cmq andrò a vederla da qualche parte). Cmq raga c'è un sacco di spazio!!! 3 posti letto comodi e un sacco di moquette. E il tizio mi ha detto apertamente che posso ospitare che voglio quindi zero problemi da quel punto di vista.


Vienna: arrivato e lavatomi sono subito uscito per fare un po' di spesa, anche se qui alle 7 i negozi chiudono e quindi non ho fatto in tempo. Ne ho approfittato quindi per fare una passeggiata fino in centro (2 fermate di metro, 15 min a piedi da casa mia). La prima impressione è che questa sia davvero una bella cittadina, piena di palazzi, musei e gente in giro anche se era lunedì sera. Poi mi è sembrata anche sicura, nel senso che ieri verso le 11 ho preso la metropolitana ma le stazioni sono luminose e frequentatissime quindi non dovrebbero esserci i problemi tipici di zone a noi note tipo Murazzi o Porta Nuova...purtroppo per noi. Ad ogni modo ho vagato per un paio d'ore poi preso dai crampi della fame mi sono introdotto in un ristorantino (ovviamente ne cercavo uno segnalato dalla mia preziosa guida ma poi avevo troppa fame e mi sono imbucato nel primo che c'era!) di cui non mi sono appuntato il nome.. lo cercherò [Aggiunta del 29 maggio 2007: TROVATO! Si chiama Smutny. Cliccando sul nome si viene indirizzati al suo sito internet.]. Con 20 euro ho mangiato un gulash (una specie di megaspezzatino servito con un sugo abbondante, un wurstel (mi sa che li mettono anche nel cappuccino), un uovo all'occhio di bue e patate - buono ma troppo!) un'insalata e ho bevuto una birra... caruccio ma era in centro...
Lavoro: stamattina mi sono presentato puntuale (anzi, in anticipo) a lavoro. Il posto è un po' fuori dal centro, oltre il Danubio, in un quartiere molto moderno che credo sia la parte "tecnologica" di Vienna. Mi han dato una postazione molto figa in un ufficio enorme (ci sono altre 2 persone) e luminoso al terzo piano di un palazzo tutto a vetri. Ho sbrigato le scartoffie burtocratiche e ora a pranzo (sono le 11.45...) incontrerò il tizio con cui presumibilmente avrò a che fare... vedremo! Ad ogni modo l'ambiente è molto giovane e informale e sono tutti molto gentili. Vi terrò aggiornati!

PS: tutte le foto sono disponibili a questo indirizzo.

venerdì 18 maggio 2007

Last post from Torino

Bene, e' venerdi' e sono in partenza da Torino. Per un po' non vedro' ne il Poli ne' le persone contenute al suo interno. Tra l'altro al mio ritorno avranno gia' fatto il trasloco (Marco U. mi raccomando mi fido di te!) e quindi avro' il mio ufficio brand new finalmente nei piani alti del Dipartimento!

Oggi ho telefonato al mio padrone di casa, tal Daniel Aflorei, che mi aspetta lunedi' pomeriggio nell'appartamento in cui alloggero' per le prossime tre settimane (photos coming soon)... e a sorpresa mi ha telefonato (con relativa copiosa sudata di ascelle) il mio referente a Vienna, tutto preso bene, da Bibione dove si trovava in campeggio... ovviamente non aveva capito il giorno in cui sarei arrivato!

Allora ciao a tutti... il prossimo post lo scrivero da Vienna. See you soon Torino!

venerdì 11 maggio 2007

Mappa di Vienna

Mi è subito venuta in mente una cosa! Ho creato, sempre per provare, una mappa personalizzata di Vienna su cui segnerò (o almeno ci proverò) i posti che visiterò, dove mangerò... cose così. Il link alla mappa (che per ora contiene solo l'indirizzo del mio appartamento e dell'università) è disponibile qui.

Primo post

Ciao a tutti...
questo è il primo post del mio neonato blog. Per iniziare a capire come funziona :-) La mia intenzione è di aggiornarlo quando sarò a Vienna (e di lì in poi), scrivendo quello che faccio, quello che vedo e allegando qualche foto... e quello che riuscirò a fare appena ne avrò capito le potenzialità! Tra l'altro ora che sto scrivendo praticamente nessuno sa dell'esistenza di questo blog... quindi quasi nessuno leggerà questo post! Per i pochi che ci capitassero... se no a risentirci quando sarò via.